domenica 19 febbraio 2012

ASSASSIN'S CREED REVELATION


Nessuno, forse  nemmeno gli stessi autori di Ubisoft potevano aspettarsi un successo tanto travolgente come quello ottenuto da Assassin's Creed. Se il primo gioco della serie aveva attirato l'attenzione, è a partire dal secondo episodio che le cose sono cambiate e questo è dovuto in gran parte all'ambientazione italiana e alla presenza di un personaggio dal carisma enorme come il fiorentino Ezio Auditore. Questo Assassin's Creed Revelations dovrebbe rappresentare l'ultimo capitolo della serie. Usiamo il condizionale perché Ubisoft sembra essere intenzionata
a proseguire nella serie l'avventura, ma per ora concentriamoci su Revelations e su ciò che ha da offrire.

Il Frutto dell'Eden
Al centro della trama di Revelations c'è ancora una volta
il Frutto dell'Eden, un potente artefatto conteso tra la setta degli Assassini
 e quella dei Templari. Ritroviamo Ezio Auditore a Costantinopoli, ormai invecchiato ma non per questo meno eroico di come siamo abituati a conoscerlo.
Il vecchio assassino è sulle tracce di Altair, protagonista del primo episodio,
e si aggira in cerca di informazioni. Anche se il gioco è divertente di per sé, la conoscenza degli eventi avvenuti nei giochi precedenti è senza dubbio utile per godersi al meglio questa nuova avventura. La trama, in effetti, si è fatta intricata e nuovi elementi vengono aggiunti anche in questo ultimo Revelations.
Alcuni nuovi oggetti che andranno ad arricchire l'arsenale di Ezio, come la lama uncinata ed il guanto da scalata, oltre all'abilità di fabbricare bombe con le quali stordire gli avversari o attirare la loro attenzione. Alcune sezioni, poi, ci vedranno coordinare gli assassini al nostro comando per respingere assalti o per aiutarci a uscire dalle situazioni più pericolose.
È però la trama quella che si arricchisce di nuovi elementi, procedendo in un racconto tanto affascinante quanto complesso che merita di essere scoperto e giocato


   

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